Azienda Agricola CASALE DEL GIGLIO
SHIRAZ
Vino Rosso del Lazio I.G.T.
Cenni storici
Lo Shiraz (o Syrah) è un vitigno di
origine orientale, che proviene dall’antica Persia. Si è affermato in
Francia principalmente nella Valle del Rodano, dove concorre, insieme ad
altri vitigni, alla produzione di vini celebri come l’Hermitage e lo
Châteauneuf-du-Pape. A partire dall’inizio del secolo scorso questo
vitigno ha avuto diffusione in alcune parti dell’Australia, come ad
esempio la Hunter River Valley, presso Sidney. Grazie al progetto
“Casale del Giglio” è stato introdotto per la prima volta in provincia
di Latina nel 1985.
Uvaggio e vinificazione
Syrah 100%, da uve che hanno raggiunto uno stato ottimale di
maturazione. Macerazione a freddo per due giorni a circa 10° C. per
favorire una maggior estrazione sia degli aromi tipici del vitigno, sia
del colore. Vinificazione in rosso con periodiche follature (2–3 al
giorno) per garantire un maggior tenore in estratti e tannini. La
fermentazione tumultuosa prosegue per 10–12 giorni alla temperatura di
26–28° C. con il susseguirsi di alcuni “délestage”, soprattutto nelle
prime fasi di vinificazione. Dopo attenta svinatura, con movimentazione
delle vinacce sgrondanti solo per gravità, segue la fermentazione
malolattica in acciaio. Affinamento in barriques per 8–12 mesi e 6 di
bottiglia.
Esame organolettico
Colore rosso rubino con sfumature violacee; profumo intenso, di buona
persistenza, con note fruttate di ribes, mirtilli e marasca, cardamomo e
cannella. Gusto morbido e caldo, con buona trama tannica e ritorno
delle note speziate di pepe nero in finale.
Abbinamenti suggeriti
Trancio di tonno alla griglia.
* Délestage Tecnica di vinificazione in rosso che
prevede la svinatura parziale del mosto in fermentazione. Consiste nel
travasare in altro serbatoio parte del mosto in fermentazione con
successiva reintroduzione dall’alto dello stesso nel vinificatore di
partenza, con lo scopo di ossigenare il vino in fermentazione e di
disperdere la vinaccia in maniera omogenea nel serbatoio, facilitando
così una migliore cessione di antociani (colore) e polifenoli (tannini)
dalle bucce al mosto.