VELENOSI
LACRIMA DI MORRO D’ALBA
Lacrima di Morro Doc Superiore
PRIMA VENDEMMIA IMBOTTIGLIATA 2007
ZONA DI PRODUZIONE Vigneti di proprietà situati nel Comune di San Marcello – Ancona
VITIGNO Lacrima di Morro d’Alba in purezza
ALTIMETRIA MEDIA 100-150 metri s.l.m.
TIPOLOGIA DEL TERRENO Prevalentemente argilloso
SISTEMA DI ALLEVAMENTO Cordone speronato
DENSITÀ D’IMPIANTO 5.000 ceppi per ettaro
RESA PER ETTARO 75 q.li di uva circa
RESA PER CEPPO 1,5 Kg di uva circa
VENDEMMIA Il periodo della vendemmia è generalmente in settembre. Le
uve vengono raccolte in piccoli contenitori e inviate in azienda dove,
dopo un'attenta e ulteriore selezione, le uve vengono vinificate a
temperatura controllata. La caratteristica di questo vitigno è molto
particolare: la buccia dell'uva, quando raggiunge il punto di
maturazione, si fende, lasciando gocciolare, lacrimare, il succo
dall’acino.
FERMENTAZIONE Dopo la diraspatura, le uve vengono convogliate in
contenitori d’acciaio, dalla capacità di circa 100 hl ognuno, dotati di
tasche per il controllo della temperatura, strumento principe per
l'ottenimento di vini di qualità. La macerazione sulle bucce dura per
circa 20 giorni, ad una temperatura di circa 20°C, per mantenere al
massimo i profumi varietali, fruttati e floreali, di queste uve.
ANALISI SENSORIALE
COLORE Rosso rubino intenso con sfumature violacee.
OLFATTO Profumi eleganti, di fragola, ciliegino, more di rovo, mirtilli, violetta, viola e rosa canina.
GUSTO In bocca la struttura è corposa, dal gusto asciutto, con
struttura tannica equilibrata e ben armonica, sapore pieno e persistente
ed un pieno ritorno alle percezioni aromatiche che lo rendono
immediatamente piacevole e godibile. Carattere particolare ed
irripetibile.
CENNI STORICI
La Lacrima di Morro d’Alba, più conosciuta semplicemente come
Lacrima, ha ottenuto la Doc nel 1985. Tra i vini più noti della
produzione vitivinicola marchigiana, la Lacrima vanta una tradizione
antichissima. Narra la leggenda che già nel 1167 Federico Barbarossa,
insediatosi nel Castello di Morro d’Alba dopo aver assediato Ancona,
divenne uno dei maggiori sostenitori di questa “bevanda prelibata”.