Valter


Quando un operaio muore.......

04 Mar 2008 - 19:14


Quando un operaio muore i politici di destra, di sinistra e di centro si indignano.
Quando un operaio muore domani Prodi fa il decreto legge.
Quando un operaio muore Topo Gigio Veltroni candida gli industriali, “ma anche” un sopravvissuto della Thyssen Krupp.
Quando un operaio muore Ichino dice che “Da noi manca la cultura delle regole”.
Quando un operaio muore il Presidente della Repubblica soffre e auspica in televisione.
Quando un operaio muore Maroni dice “Non è colpa dei governi, perché le leggi ci sono”.
Quando un operaio muore nessuno parla della legge 30, dei precari, dei ricatti che subiscono, della legge del padrone e degli estintori vuoti “altrimenti vai a casa”.
Quando un operaio muore, oggi Fassino e D’Alema, ieri Berlinguer e Pertini.
Quando un operaio muore il padrone ha già messo i soldi da parte.
Quando un operaio muore la vedova e i figli finiscono in mezzo a una strada.
Quando un operaio muore i sindacati dichiarano uno sciopero di solidarietà di due ore.
Quando un operaio muore la colpa è del casco, se l’è cercata.
Quando un operaio muore la colpa è che se si lamentava per l’insicurezza veniva licenziato subito perché precario.
Quando un operaio muore è un assassinio, quasi sempre.
Quando un operaio muore faceva un lavoro a rischio, doveva succedere.
Quando un operaio muore si danno incentivi alle aziende che diminuiscono gli incidenti e non si chiudono quelle che producono i morti.
Quando un operaio muore è perché la sicurezza è troppo onerosa per la Confindustria.
Quando un operaio muore è un fatto di business, qualcuno ci ha guadagnato sopra.
Quando un operaio muore se faceva il politico campava cent’anni.

Questo articolo l'ho preso dal blog di Beppe, però non mi trova completamente d' accordo. Io ho lavorato in una carpenteria meccanica. Si lavorava il ferro e si costruivano pezzi anche di grandi dimensioni, perciò il pericolo era sempre presente. I nostri datori di lavoro sono sempre stati sensibili sul discorso sicurezza ed avevano adottato su tutti i macchinari pericolosi i vari sistemi di sicurezza. Però l' operaio certe volte è anche incoscente ed aggira questi sistemi, non perchè impiega più tempo e il padrone lo riprende, ma semplicemente perchè non ha voglia di andare avanti e indietro a ripristinare un pulsante, oppure perchè cosi lavora più comodo lui. Io nella mia vita lavorativa ho assistito per fortuna a pochi incidenti sul mio lavoro, ma questi pochi sono sempre stati causati da negligenza da parte del lavoratore. A settembre del 2007 alla chiesa del mio paese hanno ristrutturato le campane e una statua in cima al campanile. Ho seguito tutti i lavori con la mia cinepresa da casa mia. Vedevo gli operai che montavano tutti i componenti, che si sporgevano dai trabattelli e dalle balaustre senza neanche un'imbragatura, per assicurarsi da qualche parte e lo facevano solo perchè l'imbragatura dava fastidio e rallentava i movimenti. Vi assicuro che quando si sporgevano dai trabattelli, a 30 metri di altezza, mi veniva la pelle d'oca. Logicamente poi, non lo metto in dubbio, ci sono anche dei posti di lavoro dove tutte le sicurezze vengono saltate per ragioni economiche o per paura di perdere il posto. Però io penso che se si lavora con due dita di testa da parte di tutti, tanti incidenti si poterbbero evitare.

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clodraghi
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MessaggioInviato: 05 Mar 2008 - 9:22    Oggetto:
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Applauso Sono pienamente daccordo con te, preferisco non aggiungere altro Applauso

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