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Dedicato a chi ama amare

25 Lug 2007 - 20:22

[  Umore: Innamorato ]

VOLEVO DIRTI…


Volevo dirti tante cose

che sono rimaste prigioniere nell’animo mio

e che si perdono con la stagione d’autunno della vita.

Volevo dirti che le cime dei monti

si piegano sotto i sibili del vento

e le foreste ululano mille preghiere

ai ruscelli in corsa come un branco di lupi affamati.

Volevo dirti che il giorno che ti incontrai

laggiù nel deserto, nell’oceano, nella prateria

o su un’isola incantata della mia fantasia

è realmente stato,

ha pulsato come la vita

ed ora si dilata a dismisura e si contrae nell’animo mio

quando i pensieri ti legano a me.

Volevo dirti che un bimbo nasce,

che un cucciolo guaisce alla ricerca del caldo seno materno,

che un fiore sboccia alla rugiada del mattino

vicino il tepee che un giorno fu nostro,

un giorno del nostro amore.

Volevo dirti che questo pazzo mondo

vuole uscire dai confini della ragione

per naufragare nell’infinito del nulla

ma che al di la della ragione esiste forse un mondo di pace

dove nel nostro wigwam puoi ancora sentire i fremiti

e gli aneliti puri del mio cuore affranto e dimenticato.

Volevo dirti che al di là del grande oceano

esiste un atollo ridente di sole e sfavillante di luce

dove l’onda, gravita d’amore,

accarezza la sabbia dove posasti il candido tuo piede.

Volevo dirti che la natura è piena d’amore,

come io per te.

Volevo dirti che il mio tepee, ramingo e solitario,

è freddo come la sconfinata prateria sferzata dal vento gelido del nord

e come i boschi non abbiano più suoni e i prati più colori.

Volevo dirti che il volto tuo,

di cristallina e purissima luce come l’aria del mattino

e gli occhi tuoi, dolcissimi e caldi come le pietre di giada,

accompagnano le mie notti insonni ed i pensieri tormentati dal desiderio

mentre le mie mani tendo l’arco alla ricerca della preda.

Volevo dirti che i bisonti dalla possente mole

non vedranno più le mille lune d’argento nel cielo della prateria:

la macchina rotante ha tagliato la loro vita e la nostra.

Volevo dirti che il tempo potrà macerare e dilaniare il corpo

ma la nostra anima si librerà come quell’uccellino azzurro

che un giorno si posò tra le tue mani per sussurrarti un amore eterno.

Volevo dirti che pur se raggiungerò il grande Padre

ucciso dalla riserva dell’uomo bianco

continuerò ad amarti in silenzio

perché ogni giorno racchiuderà qualche cosa di tuo,

fosse solo un pensiero od un ricordo.



(da Storie di pellirossa, di anonimo del XIX sec.)

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Autore Commento
Ospite



MessaggioInviato: 25 Lug 2007 - 21:36
Rispondi citando

..mi è piaciuta molto..!! I see you like and are interested in stories on north american indians!? only people with a sensible soul can appreciate such legends and tales.. Ammiccare facendo l'occhiolino Molto felice
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Ospite



MessaggioInviato: 26 Lug 2007 - 0:07
Rispondi citando

BELLISSIMA.... meravigliosa, si vede che sei una persona d'animo nobile, complimenti davvero !
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